Gli insegnanti, quando un allievo perde un familiare o quando muore un allievo, un collega o un operatore scolastico ne sono colpiti e si pongono la domanda se, come e quando intervenire. Questi, già gravati da molte responsabilità, devono infatti affrontare un compito complesso e delicato: alle difficoltà e alle necessità dell’allievo in lutto e della sua famiglia si aggiungono le risonanze e le conseguenze che l’evento ha su loro stessi, sull’intera classe e anche sulla scuola, specie nei casi di morte improvvisa e traumatica.
A fronte di questa complessità, sarebbe importante avere un modello di intervento da adattare alle diverse situazioni che di volta in volta si presentano, frutto della riflessione e del confronto tra i docenti.
Molti infatti sono gli interrogativi che sorgono: come comportarsi? Cosa è meglio fare? Quali impegni assumersi e come affrontarli? È bene, ad esempio, contattare i familiari, partecipare al funerale, andarci da soli o con la classe, parlare con l’allievo in lutto, informare i compagni, coinvolgere gli altri genitori della classe?
Gli insegnanti poi sono chiamati spesso ad assumere un doppio ruolo: da una parte, devono rappresentare la continuità che si traduce nel chiedere agli alunni che hanno vissuto una perdita di partecipare alle lezioni, fare i compiti, prepararsi per una interrogazione; dall’altra, devono mostrarsi attenti e comprensivi, tenere conto delle difficoltà del ragazzo in lutto che comprendono, tra le altre cose, il non riuscire sempre a svolgere i suoi compiti da studente. Come conciliare due posizioni così differenti?
Abbiamo cercato di rispondere a questi e altri quesiti, inserendo alcune riflessioni sui risvolti emozionali e sulle problematiche che bambini e adolescenti possono presentare, insieme a proposte che possono orientare gli insegnanti in queste circostanze.
Molte volte, per timore di interferire, di sbagliare, di provocare ulteriore sofferenza o di non saper gestire le reazioni dell’allievo in lutto e/o dei compagni di classe, si tende a evitare di affrontare questi temi, credendo erroneamente che il silenzio protegga dalla sofferenza.
È invece importante che l’adulto prenda l’iniziativa e assuma il proprio ruolo educativo accompagnando gli allievi ad affrontare il limite e la finitezza della vita, le esperienze di perdita e a confrontarsi con la sofferenza e le domande che questi eventi inevitabilmente suscitano.
È nello stesso tempo importante che gli insegnanti, nel loro agire, e nel voler aiutare, non assumano su di loro responsabilità e decisioni che non competano loro perché si rischia di sovrapporsi ai genitori che devono essere coinvolti e resi partecipi di tutte le iniziative che si prendono a livello scolastico.
Quando si confrontano con la morte gli adulti, per essere di aiuto a bambini e adolescenti dovrebbero essere consapevoli delle proprie difficoltà nel rapportarsi con il tema del limite e della perdita.
Nel sito si trovano nelle sezioni bambini e adolescenti alcune riflessioni e proposte che possono essere utili.
- Cosa può fare la scuola per aiutare uno studente nel lutto
- Cosa possono fare gli insegnanti per aiutare ad elaborare il lutto
- Testimonianze di insegnanti
- Esperienze realizzate nelle scuole – progetto FILE
- Le reazioni dei bambini e dei ragazzi davanti alla perdita
- I bisogni degli studenti che hanno perso una persona cara
- Consigli per aiutare bambini e ragazzi che si trovano di fronte ad una morte traumatica
- Letture suggerite